Le conseguenze dell’amore – 23.05.2008
venerdì 09 Maggio 2008, 21:55
Filed under: Cinemapiù 25,Video

Italia   2004   100’
di: Paolo Sorrentino.
con: Adriano Giannini, Olivia Magnani, Toni Servillo, Raffaele Pisu, Angela Goodwin

Titta Di Girolamo (Toni Servillo) è un uomo solo; sofisticato, imperscrutabile e sfacciatamente arrogante. Costretto da molti anni a fare una vita di completa clausura in un albergo svizzero, tiene segreta a tutti la propria identità, il suo passato e la sua professione. Ma quando il suo incontenibile bisogno di amicizia e d’amore faranno scattare una scintilla, qualcosa dentro di lui si incrinerà per sempre e tutto d’un tratto le gigantesche insicurezze e le paure che da sempre affliggono profondamente il suo animo usciranno fuori con irruenza, conducendolo alla svolta della sua vita. E tutto nel giorno del suo cinquantesimo compleanno. Un noir d’alta classe che seduce lo spettatore con inquadrature che indugiano su sguardi timidi, furtivi e appassionati; con primi piani sulla sfrontatezza e l’alienata tenerezza delle espressioni del volto di Toni Servillo, il volto di un uomo cui è stato rubata la gioia di vivere e che meccanicamente vive una vita che non gli appartiene solo perché vittima di un ricatto. Un film, questo di Sorrentino, che riesce davvero a sorprendere, per l’efficacia delle immagini, per il claustrofobico e armonioso susseguirsi di piani sequenza con i quali il regista ci racconta la vita notturna di un uomo perennemente insonne che trova mille cose da fare pur di non soffermarsi a pensare alla sua condizione. E poi la voce fuori campo del protagonista che si racconta, e nei momenti di riflessione sembra voler raccontare e spiegare se stesso a se stesso, più che a noi… Una sceneggiatura fatta di poche ma essenziali battute. I dialoghi sono talvolta buffi e strafottenti ma sempre cinicamente eloquenti sullo stato d’animo in cui si trova il misterioso protagonista. Le musiche sono straordinariamente ritmate, a rimarcare i pochi istanti di movimento della vita lenta e noiosa del protagonista ma, fate attenzione, non vi è una colonna sonora finale che accompagna i titoli di coda. Forse perché lo straordinario regista de “Le conseguenze dell’amore” ha capito quanto la quiete sia importante, anzi irrinunciabile, per godere appieno di un’opera d’arte. Oppure semplicemente perché non c’è una colonna sonora in grado di colpire lo spettatore meglio della mancanza assoluta di suono. CineFile, Luciana Morelli

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