Les vacances de Monsieur Hulot Francia 1953 96’
di: Jacques Tati
con: Jacques Tati, Louis Perrault, Nathalie Pascaud, Michèle Rolla, Valentine Camax, René Lacourt
Monsieur Hulot va in vacanza su una spiaggia della Bretagna in una pensioncina familiare e gli capitano tante piccole disavventure. Finiscono le ferie, rimane la malinconia. È per molti il capolavoro di Tati di cui è il 2o lungometraggio. La sua comicità di osservazione (Hulot è un testimone più che un protagonista) trova qui, attraverso una serie di gag irresistibili, il culmine poetico in un bianconero sonoro e non parlato.
Il Morandini 2005
Filed under: Teatro
E’ USCITO!!! in tutte le edicole…
Vi ricordiamo che tutti i proventi della vendita saranno devoluti all’ Associazione Carico Sospeso, con la quale abbiamo collaborato per la realizzazione dello spettacolo AVANTI POP di novembre 2007 al teatro di Monfalcone;
all’interno sia del libro che del DVD un ampio spazio alla vicenda tragica del 2005, con un’ intervista ad Elena…
Il viaggio dei Têtes de Bois nell’Italia del lavoro
diventa
LIBRO + DVD, DVD + LIBRO
Avanti Pop – I diari del camioncino
(Têtes de Bois/il manifesto)
in edicola e in libreria da maggio 2008
a soli 15 euro
Avanti Pop è un progetto complesso e poliedrico, durato fino a questo momento più di due anni, un viaggio nell’Italia violata e riscattata del mondo del lavoro, da Nord a Sud, dalle campagne alle fabbriche ai call center, tra memoria e presente, vicende di ieri e di oggi che si intrecciano e richiamano le une alle altre.
Il primo documento di questo viaggio è stato l’omonimo cd “Avanti Pop”, un disco di canzoni sul lavoro nato sulla scia e dalle suggestioni della prima parte del tour e che è valso ai Têtes de Bois la targa Tenco come migliori interpreti e il PIMI per il miglior tour nel 2007.
Ora è la volta di un dvd e un libro insieme, due sguardi diversi sullo stesso oggetto che si inseguono e intersecano in una narrazione parallela:
IL LIBRO: I diari del camioncino
A cura di Timisoara Pinto
Prefazione di Riccardo Bertoncelli
Postfazione di Gianni Mura
La descrizione del viaggio in ordine cronologico, tappa per tappa, per tutte le venti tappe che sono state effettuate. Una raccolta dei testi originali, delle storie, dei documenti e delle vicende narrate in ogni sito. Gli interventi scritti degli ospiti, i retroscena, le modalità di realizzazione del progetto, la squadra, la band. Il tutto arricchito da materiale fotografico, dalla preziosa grafica di Marta Dal Prato e dalle illustrazioni di Sergio Staino, Vauro, Chiara Rapaccini, Licio Esposito e Carlo Amato.
IL DVD: Avanti Pop
Di Têtes de Bois
Con l’affettuosa collaborazione di Sergio Spina e Licio Esposito
Montaggio Lorenzo D’Agostini
Durata 104’
Un raro documento reso possibile grazie alle immagini spontaneamente riprese e trovate da appassionati ricercatori, amici, semplici e qualche volta anonimi spettatori nel corso di due anni di lavoro. Il viaggio del camioncino ripercorso attraverso otto storie significative, otto capitoli che tagliano trasversalmente le tappe per affinità tematiche. I veri testimoni delle storie, i luoghi, i contributi. Un’incredibile carrellata di artisti di primo livello che hanno prestato le loro voci, i loro volti e il loro cuore a questa vicenda.
Con la partecipazione di:
Francesco Di Giacomo, Rocco Papaleo, Paola Turci, Ulderico Pesce, Danilo Nigrelli, Ascanio Celestini, Alessandro Portelli, Lucilla Galeazzi, Mario Tozzi, Petra Magoni, Pino Marino, Enzo Del Re, Moni Ovadia, Teresa De Sio, Raiz, Stefano Pogelli, Marco Boccitto, Paolo Rossi, Momo, Peppe Voltarelli, Cisco, Rolando Ravello, Tullio Berlenghi, Fausto Pellegrini, Francesco Vergovich, Nada, Daniele Silvestri, Enza Olini, Luciano Duro, Bruno Ceroli, Giuseppe Cederna, Paolo Damiani, Andrea Rivera, Silvia Aielli, Gisella Bein, Polveriera Nobel, Natale Bianchi, Ciccillo Gatto, Luigi Povinelli, Emma Seno Vaccari, Silvestro Capelli, Michele Michelino, Elena Fedel, Enrico de Angelis, Monica Demuru, Stefano Randisi, Enzo Vetrano, Andrea Satta, Angelo Pelini, Anna Maria Piccoli, Raniero Terribili, Gino Sebastianelli, Massimo Pasquini.
I PROVENTI EDITORIALI DI QUESTO LAVORO SARANNO DEVOLUTI ALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “CARICO SOSPESO” DI MONFALCONE.
Chiedete “Avanti Pop – I diari del camioncino” in edicola e da maggio nelle librerie Feltrinelli e Ricordi Media Store
(annuncio tratto dal sito di “Avanti Pop” http://nuke.avantipop.it/Default.aspx?tabid=135 )
Italia 2004 100’
di: Paolo Sorrentino.
con: Adriano Giannini, Olivia Magnani, Toni Servillo, Raffaele Pisu, Angela Goodwin
Titta Di Girolamo (Toni Servillo) è un uomo solo; sofisticato, imperscrutabile e sfacciatamente arrogante. Costretto da molti anni a fare una vita di completa clausura in un albergo svizzero, tiene segreta a tutti la propria identità, il suo passato e la sua professione. Ma quando il suo incontenibile bisogno di amicizia e d’amore faranno scattare una scintilla, qualcosa dentro di lui si incrinerà per sempre e tutto d’un tratto le gigantesche insicurezze e le paure che da sempre affliggono profondamente il suo animo usciranno fuori con irruenza, conducendolo alla svolta della sua vita. E tutto nel giorno del suo cinquantesimo compleanno. Un noir d’alta classe che seduce lo spettatore con inquadrature che indugiano su sguardi timidi, furtivi e appassionati; con primi piani sulla sfrontatezza e l’alienata tenerezza delle espressioni del volto di Toni Servillo, il volto di un uomo cui è stato rubata la gioia di vivere e che meccanicamente vive una vita che non gli appartiene solo perché vittima di un ricatto. Un film, questo di Sorrentino, che riesce davvero a sorprendere, per l’efficacia delle immagini, per il claustrofobico e armonioso susseguirsi di piani sequenza con i quali il regista ci racconta la vita notturna di un uomo perennemente insonne che trova mille cose da fare pur di non soffermarsi a pensare alla sua condizione. E poi la voce fuori campo del protagonista che si racconta, e nei momenti di riflessione sembra voler raccontare e spiegare se stesso a se stesso, più che a noi… Una sceneggiatura fatta di poche ma essenziali battute. I dialoghi sono talvolta buffi e strafottenti ma sempre cinicamente eloquenti sullo stato d’animo in cui si trova il misterioso protagonista. Le musiche sono straordinariamente ritmate, a rimarcare i pochi istanti di movimento della vita lenta e noiosa del protagonista ma, fate attenzione, non vi è una colonna sonora finale che accompagna i titoli di coda. Forse perché lo straordinario regista de “Le conseguenze dell’amore” ha capito quanto la quiete sia importante, anzi irrinunciabile, per godere appieno di un’opera d’arte. Oppure semplicemente perché non c’è una colonna sonora in grado di colpire lo spettatore meglio della mancanza assoluta di suono. CineFile, Luciana Morelli