USA 1998 109’
di: Gus Van Sant
con: Vince Vaughn, Julianne Moore, Anne Heche, William H. Macy
Tornano gli orrori del Bates Motel. Tornano la paura senza nome di Marion Crane, massacrata nella doccia da una vecchia madre impazzita di gelosia, e la sorpresa agghiacciata del detective Arbogast che scivola all’indietro sulla scala mentre il coltello si protende sulla sua faccia. Su tutto, stride la musica di Bernard Herrmann, riarrangiata da Danny Elfman. operazione filologica in senso stretto, quella di Gus Van Sant: rifare “Psycho”, praticamente inquadratura per inquadratura, movimento di macchina per movimento di macchina; infatti la costruzione visiva degli effetti speciali terrificanti di Hitchcock (il montaggio spezzato della scena della doccia, lo zoom più carrello della caduta di Arbogast), per quanto realizzata elettronicamente nella nuova versione, è identica. Così, Anne Heche (sempre un po’ fastidiosamente prima della classe) e Vince Vaughn (bravo) mimano, vezzo per vezzo, le interpretazioni di Janet Leigh e Anthony Perkins. Quanto al colore, la scelta di Van Sant e del direttore della fotografia Chris Doyle è correttamente caduta sui toni anni ‘50, come “Caccia al ladro” o “Intrigo internazionale” di Hitchcock. Proprio perché identico al primo (tranne un paio di inserti e un accenno di masturbazione), “Psycho” è bello e pop.
Film TV, Emanuela Martini
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“Diamo gambe ai nostri sogni” con il 5 per mille all’Arci – on line lo spot video
Ogni giorno gli uomini e le donne dell’Arci fanno qualcosa di concreto per rendere migliori le nostre comunità. Promuovono socialità e svago, formazione e cultura, uso intelligente e creativo del tempo libero. Si battono per i diritti e la dignità di tutti, contro ogni discriminazione. Si impegnano per la pace e la cooperazione a fianco dei popoli del sud del mondo.
Tutto questo possiamo farlo perché siamo in tanti ad animare col nostro impegno la vita di migliaia di circoli, spazi liberi per incontrarsi, condividere interessi e passioni, scoprire il piacere del fare insieme.
Oggi abbiamo un’occasione da non perdere per aiutare i nostri circoli a promuovere la pace, la cultura, la solidarietà e i diritti. Destinando una percentuale delle imposte che paghiamo al sostegno delle associazioni di promozione sociale come l’Arci.
Dai all’Arci il tuo 5X1000 !
Farai più forte la tua associazione, darai gambe ai tuoi sogni
Per sostenere l’Arci e i suoi circoli devi solo firmare nell’apposito riquadro (dov’è scritto “sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni”) sui moduli della dichiarazione dei redditi e poi SCRIVERE il codice fiscale 97054400581. Lo trovi già indicato sulla tua tessera Arci.
Il breve spot a sostegno del 5 per mille all’Arci pubblicato su Youtube.
Dirty Pretty Things GB 2002 98’
di: Stephen Frears
con: Chjwetel Eiofor, Audrey Tautou, Sergi López, Sophie Okonedo, Benedict Wong
Thriller, ma nel senso della spasmodica attesa che il mondo smetta di rotolare nello sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Si parte da un cuore trovato nello scarico del water di una camera d’albergo di Londra e si finisce con un trapianto di rene, sempre in un hotel. Scopre i grandi «affari sporchi» un giovane nigeriano, immigrato senza permesso di soggiorno, che fa il taxista e il portiere sfinendosi di fatica per mettere via i soldi. La ragazza di cui s’innamora, una turca (interpretata senza fronzoli dalla Tautou-Amelie) sta per decidere di vendere un rene in cambio del passaporto per lasciare definitivamente il paese. L’operazione, come le altre organizzata clandestinamente, è destinata a fallire. In un sottobosco di disperati extracomunitari e feroci mediatori, si corre sul filo dei minuti come in un giallo. Il merito di Frears, aiutato dalla fotografia tetra, ma non avara di colore di Chris Menges e da un cast incisivo, è segnalare l’assassino nell’insensata attività di profitto che ha mangiato l’anima. Avvincente e istruttivo. Brechtiano.
Il Giorno, Silvio Danese