Ciao America – venerdì 14 dicembre 2018 ore 20.45
Greetings USA 1968 88’
di: Brian De Palma
con: Robert De Niro, Jonathan Warden, Gerrit Graham, Richard Hamilton, Megan McCormick
httpv://www.youtube.com/watch?v=0Gb8CpwrRrI&t=44s
Dissacrante commedia satirica firmata da Brian De Palma prima di votarsi al thriller hitchcockiano, Ciao America è uno spassoso e icastico “omaggio” alle contraddizioni di un paese vittima delle sue rappresentazioni (sotto forma di conflitti bellici e apparizioni televisive). La riflessione del regista diventerà sempre più amara e interessante col passare dei minuti, quando la farsa fa progressivamente spazio a una riflessione più acuta sulle ferite che attanagliano un Paese schiacciato da una guerra che non comprende e da un disagio di vivere che da generazionale assume carattere universale. Orso d’argento al Festival di Berlino.
LongTake
Vargtimmen – venerdì 30 novembre 2018 ore 20.45
L’ora del lupo Svezia 1968 90’ v.o. svedese s/t italiano
di: Ingmar Bergman
con: Max von Sydow, Liv Ullmann, Erland Josephson, Gertrud Fridh, Ingrid Thulin, Georg Rydeberg
httpv://www.youtube.com/watch?v=C7PWFiLkKG4&t=33s
«L’“ora del lupo” è l’ora tra la notte e l’alba. È l’ora in cui molte persone muoiono, quando il sonno è più profondo e quando gli incubi sono più reali». Ingmar Bergman realizza il suo “horror” nella consapevolezza che l’orrore è il terreno basico della natura umana, la dimora inquieta che pullula di nevrosi, deliri e ossessioni. Ne deriva un film dolorosamente personale che inscena la progressiva perdita di realtà di un artista intrappolato nella sua stessa immaginazione. Al centro dell’opera vi sono infatti alcuni dei temi più cari al regista: l’isolamento, la follia come condizione feconda di creatività, il potere demiurgico dell’arte che arriva a carnalizzare la propria materia, la paura per un’alterità enigmatica. Indimenticabile la luce abbagliante del flashback, i suoi bianchi in grado di accecare, come fosse la libera manifestazione di un rimosso troppo devastante per essere tollerato. Menzione obbligata per Max Von Sydow e Liv Ullman che, come loro solito, giganteggiano.
LongTake
Bottle Rocket – venerdì 23 novembre 2018 ore 20.45
Un colpo da dilettanti USA 1996 91’ v.o. inglese s/t italiano
di: Wes Anderson
con: Owen Wilson, Luke Wilson, Robert Musgrave, Andrew Wilson, Teddy Wilson, James Caan
httpv://www.youtube.com/watch?v=hspUSez-rYY&t=8s
Uscito da un istituto psichiatrico, Dignan si unisce a uno sbandato di testa fine e a un ricco pappamolla per fare una rapina, seguita da un colpo grosso, organizzato da un ciarliero truffatore, che non riesce altrettanto bene. 1° lm di W. Anderson, scritto con O. Wilson, pimpante protagonista in coppia col fratello Luke. Andrew W., un terzo fratello, fa la parte di un amico poco raccomandabile. È una commedia spiritosa in cadenze di balletto ladresco che ha almeno due meriti: il colorito disegno dei personaggi e una efficace descrizione d’ambiente. Nasce da un corto omonimo (1994).
Il Morandini
Once upon a time in the west – venerdì 16 novembre 2018 ore 20.45
C’era una volta il West Italia/USA 1968 167’ v.o. inglese s/t italiano
di: Sergio Leone
con: Charles Bronson, Claudia Cardinale, Henry Fonda, Jason Robards, Gabriele Ferzetti, Woody Strode, Jack Elam, Paolo Stoppa, Lionel Stander, Benito Stefanelli
httpv://www.youtube.com/watch?v=Yw-Av9BpC-w
Dopo la celebre “trilogia del dollaro” (Per un pugno di dollari del 1964; Per qualche dollaro in più del 1965; Il buono, il brutto, il cattivo del 1966) che l’ha reso famoso in tutto il mondo, Sergio Leone punta ancora più in alto e realizza una delle pellicole più raffinate ed emozionanti dell’intera storia del cinema. Si tratta di un canto funebre e malinconico nei confronti di un’epoca che sta finendo e di un genere ormai al tramonto: l’omaggio (definitivo) alla leggenda del western realizzato da Leone è una maestosa sinfonia audiovisiva, dove le immagini del regista e le musiche di Ennio Morricone danzano armoniosamente in un «balletto di morte» (come scelse di definirlo lo stesso autore) monumentale e, per molti versi, inarrivabile. La riflessione sul tempo (della Storia, del cinema, del ricordo) si sviluppa fin dal memorabile incipit, in cui tre personaggi attendono silenziosamente l’arrivo di un treno. La percezione temporale si sviluppa tramite un’impressionante dilatazione interna delle sequenze, dove i rumori, i suoni e i silenzi vanno a compenetrarsi con una serie di movimenti di macchina e tagli di montaggio articolati, impeccabili ed eleganti. Il regista dà pieno sfogo al suo campionario di stilemi (la vendetta, il potere dei soldi, il duello finale) e di personaggi tipo del genere di riferimento: il vendicatore senza nome, il proprietario terriero, il bandito romantico e una donna (la signora McBain) che diventa figura centripeta a cui tendono, in un modo o nell’altro, tutti gli uomini coinvolti. Più che una “semplice” pellicola, C’era una volta il West è un’esperienza di visione, mistica e contemplativa, dal sapore quasi zen. Il soggetto fu scritto da Leone insieme a due pezzi da novanta come Dario Argento e Bernardo Bertolucci. Cast indimenticabile: dalla maschera impassibile di Charles Bronson all’espressione spietata di Henry Fonda, fino ai dolci lineamenti di una splendida Claudia Cardinale (Jill McBain). Grande prova anche di Jason Robards, nei panni di Cheyenne. Al momento dell’uscita non venne apprezzato da tutti, ma oggi è uno dei film più studiati e approfonditi nelle università di cinema di tutto il mondo.
LongTake
cinemapiù 36
lunedì 12 Novembre 2018, 15:24
Filed under:
Video
programma cinemapiù 36 in pdf