Crepuscolo di Tokyo – venerdì 7 febbraio 2020 ore 20.45
Tokyo boshoku Giappone 1957 140’ v.o. s/t italiano
di: Yasujirō Ozu
con: Setsuko Hara, Ineko Arima, Chishû Ryû, Isuzu Yamada, Teiji Takahashi
httpv://www.youtube.com/watch?v=x63seGmJsy4
Takako e Akiko sono state abbandonate dalla madre e sono cresciute con il padre. Con lui tornano a vivere quando la prima lascia il marito alcolizzato e la seconda non riesce a proseguire la relazione con uno studente, Ken, da cui aspetta anche un figlio. Sarà proprio la ricerca di Ken, incallito giocatore d’azzardo, che porterà Akiko a incontrare una donna che sembra conoscere davvero troppo sul suo conto. Solo una madre potrebbe sapere così tante cose… Ambientato d’inverno e quasi sempre di notte, è uno dei più amari e disperati film di Ozu: “… ripropone la crudeltà, l’indifferenza, l’incertezza, l’assenza di valori… di una generazione sospesa tra l’irresponsabilità del passato e il buio del presente” (Dario Tomasi). Tutti i personaggi sono soli. Fotografia livida, musica poca, ritmo lento, cinepresa poco mobile, ellissi temporali o spaziali.
Il Morandini
L’arte della felicità – venerdì 24 gennaio 2020 ore 20.45
Italia 2013 82’
di: Alessandro Rak
con: Lucio Allocca, Leandro Amato, Silvia Baritzka, Francesca Romana Bergamo, Antonio Brachi
httpv://www.youtube.com/watch?v=k6x1pOqMUFQ&t=2s
Animazione per adulti con il racconto di due fratelli, uniti dalla musica, che praticano a grandi livelli con violino e pianoforte. Quando il maggiore molla tutto per diventare monaco buddista, l’altro rimane, pieno di rancore. Quindi anche lui abbandona, ma per fare il taxista, a rimuginare in un’automobile dove chiunque sale, dice la sua e se ne va, scivolando tra traffico e spazzatura. Perché fuori è Napoli, vita e morte, con un’ Apocalisse imminente esorcizzata con un po’ di ottimismo. Il disegno è da fumetto, non da cartoon, il racconto intrigante è sceneggiato dal regista con il vulcanico Luciano Stella, mentre le suggestive musiche originali sono composte da Antonio Fresa e Luigi Scialdone.
Il Morandini
Inizio di primavera – venerdì 17 gennaio 2020 ore 20.45
Sōshun Giappone 1956 144’ v.o. s/t italiano
di: Yasujirō Ozu
con: Chikage Awashima, Ryô Ikebe, Teiji Takahashi, Keiko Kishi, Chishū Ryū
httpv://www.youtube.com/watch?v=hwz42d-bZWI&t=108s
Shoji (Ryō Ikebe) conosce la segretaria Kaneko (Keiko Kishi), che lo corteggia e lo tenta fino a quando i due non fanno sfociare la reciproca attrazione in una relazione clandestina. La moglie di Shoji, Masako (Chikage Awashima), intuisce del rapporto tra i due ma, sul momento, evita di far naufragare il suo matrimonio. Ben presto, però, la circostanza diverrà troppo macroscopica per essere ignorata. È’ ancora una volta sorprendente e ammirevole la maniera in cui Ozu riesce a trasformare una storia prevedibile quando non banale (si parla di una mesta vita impiegatizia e di un adulterio come tanti altri, difficile immaginare qualcosa di più telefonato) in un’abbagliante sinfonia cinematografica. … Tra alienazione, sia lavorativa che matrimoniale, Inizio di primavera parla di una condizione logorante dello spirito e della mente, la solitudine, con una levità che non può che stupire e dalla quale è praticamente impossibile non lasciarsi accarezzare. Nonostante la consistente durata (quasi due ore e mezza), rimane una visione scorrevolissima.
LongTake