The life aquatic with Steve Zissou – venerdì 8 febbraio 2019 ore 20.45
Le avventure acquatiche di Steve Zissou USA 2004 119’ v.o. inglese s/t italiano
di: Wes Anderson
con: Bill Murray, Owen Wilson, Cate Blanchett, Anjelica Huston, Willem Dafoe, Jeff Goldblum
httpv://www.youtube.com/watch?v=UpU0DZXTGA0
Dopo l’acclamato I Tenenbaum, Wes Anderson spiazza e divide critica e pubblico con il successivo Le avventure acquatiche di Steve Zissou. Meno immediata e compatta da un punto di vista prettamente narrativo e più sfilacciata nell’insieme, la pellicola condivide con il lavoro precedente diversi elementi: in primis il tema della famiglia/equipaggio lasciata allo sbando (o, sarebbe meglio dire, alla deriva) dagli squilibri della figura paterna/capitano che dovrebbe fungere da fulcro e che invece non perde occasione per far emergere la sua inadeguatezza. Anche l’approccio ai generi è il medesimo de I Tenenbaum e i predominanti toni da commedia si venano di delicato romanticismo e di imprevedibile drammaticità, elargendo allo spettatore una buffa e goffa commistione tra tonalità differenti. Il risultato, altrettanto divertente e originale, in questo caso è meno compiuto ma non meno originale e spiazzante, e i momenti padre-figlio assumono una drammaticità che di rado, nel cinema di Anderson, tornerà a essere così realistica e dolente, ad anni luce di distanza tra qualsiasi irrigidimento fumettistico. …
LongTake
Memorias des subdesarrollo – venerdì 25 gennaio 2019 ore 20.45
Memorie del sottosviluppo Cuba 1968 99’ v.o. spagnolo s/t italiano
di: Tomás Gutiérrez Alea
con: Sergio Corrieri, Daisy Granados, Eslinda Nuñez
httpv://www.youtube.com/watch?v=DCeRRtY7ph4
Ritratto di un intellettuale borghese che non sa decidere se schierarsi con la rivoluzione all’Avana o con la reazione dei cubani esuli. Film chiave del primo cinema cubano postrivoluzionario, tratto da un romanzo di Edmundo Desnoes. Riflette la sua ricchezza tematica anche nella struttura linguistica nella quale i documenti diretti si alternano a scene solidamente narrative. Dialettico, avvincente. …
Il Morandini
The Royal Tenenbaums – venerdì 18 gennaio 2019 ore 20.45
I Tenenbaum USA 2001 110’ v.o. inglese s/t italiano
di: Wes Anderson
con: Gene Hackman, Anjelica Huston, Gwyneth Paltrow, Ben Stiller, Luke Wilson, Bill Murray
httpv://www.youtube.com/watch?v=caMgokYWboU&t=6s
Con solo tre film all’attivo, Wes Anderson traccia con fermezza le coordinate del suo cinema ed è proprio con I Tenenbaum che la sua filmografia trova un punto di riferimento preciso dal quale poi nasceranno i suoi progetti successivi, dettando toni e umori di una poetica originale e spiazzante come poche altre. La costruzione dei quadri e la fissità rassicurante e insieme straniante delle scenografie, i movimenti di macchina, i costumi, i colori e persino ogni canzone che incornicia le singole sequenze (dai Rolling Stones a Paul Simon, da John Lennon ai Ramones passando per Nico ed Elliott Smith nelle sequenze più emblematiche) sono il frutto di un lavoro certosino che sembra voler spostare tutto il peso dell’attenzione sull’involucro, lasciando solo allo spettatore meglio disposto la scoperta di ciò che si cela oltre, sotto la superficie, tra le pagine di una sceneggiatura notevolissima scritta a quattro mani dallo stesso Anderson con Owen Wilson: un copione pieno di dolore, fatto di nevrosi taciute e di poetico disadattamento. …
LongTake
If… – venerdì 11 gennaio 2019 ore 20.45
Se… Gran Bretagna 1968 111′ v.o. inglese s/t italiano
di: Lindsay Anderson
con: Malcolm McDowell, David Wood, Richard Warwick, Robert Swann, Christine Noonan, Peter Jeffrey
httpv://www.youtube.com/watch?v=2FahMGaCoow&t=20s
Uno dei film sessantotteschi per eccellenza, diretto da uno dei massimi esponenti e fondatori del free cinema inglese. Ancora oggi durissimo e ricco di spunti importanti, il film è un attacco frontale contro una delle istituzioni tradizionali dell’establishment britannico, il college, culla di una futura classe conformista, ossequiosa nei confronti dell’autorità, amante delle tradizioni e rispettosa di ogni tipo di convenzione. Dopo una prima parte fortemente realistica, Anderson punta all’allegoria (soprattutto nella sequenza finale) e alla satira eversiva, riempiendo la narrazione di elementi simbolici e curiose scelte stilistiche: si alternano colore e bianco e nero, vengono mostrate scritte e cartelli, i cambi di ritmo sono continui, la narrazione è divisa in capitoli. Più che una semplice opera di denuncia (in cui si parla anche di omosessualità in maniera audace, almeno per l’epoca), una pellicola inquietante e ben girata, perfettamente al passo con quei tempi e difficile da dimenticare. Valorizzato anche dalla notevole prova di Malcom McDowell, il film ha ottenuto una significativa Palma d’oro al Festival di Cannes. Il titolo fa riferimento a una celebre poesia di Rudyard Kipling.
LongTake