Italia-Francia 2002 100’
di Emanuele Crialese
con Valeria Golino, Vincenzo Amato, Francesco Casisa, Veronica d’Agostino, Avy Marciano, Elio Germano
A Lampedusa c’è una donna fuori dalla norma, Grazia. Moglie di un pescatore che l’ama e madre di tre figli che l’adorano, è un po’ mattocchia, non in regola con gli usi e i riti locali. Quando decidono di espellerla (a Milano per farsi curare), con la complicità del primogenito si nasconde in una grotta. Tra interpreti non professionisti V. Golino è intensa e credibile, ma questo originale 2o film di E. Crialese (1965) non è un veicolo per la protagonista. Il suo ritratto è in funzione di un’isola, del mare, del sapore di sale e dell’odore di pesce, della ferina allegria dei ragazzi in caccia di coetanei da umiliare, di una piccola comunità incapace di accettare la diversità. Lo sostiene un talento visionario e sensuale (qua e là estetizzante) che trascende le componenti sociologiche e antropologiche, anche nelle suggestive riprese subacquee, metafora di un sogno di libertà. Fotografia: Fabio Zamarion. Dialoghi ridotti al minimo, scritti in italiano, tradotti in siciliano da Muzzi Loffredo e adattati al dialetto sicano dell’isola, la maggiore delle Pelagie. Premio della Semaine de la Critique a Cannes, ai Festival di Toronto e Atene e Premio Duel 2003. Distribuito in Francia e USA.
Il Morandini 2004

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