di Micha Wald con Jonathan Zaccaï, Popeck, Abraham Leber, Irène Herz, Nassim Ben Abdeloumen
di Micha Wald con Jonathan Zaccaï, Popeck, Abraham Leber, Irène Herz, Nassim Ben Abdeloumen
Finlandia 1984 80′
di Aki Kaurismäki con Timo Eränkö, Kari Heiskanen, Asmo Hurula, Sakke Jarvenpaa, Matti Pellonpaa
USA 2007 148′
di Sean Penn
con Emile Hirsch, Marcia Gay Harden, William Hurt, Jena Malone, Brian Dierker
Catherine Keener, Vince Vaughn, Kristen Stewart, Hal Holbrook, Jim Gallien
httpv://www.youtube.com/watch?v=32Js2Ef5Ojg
Nel 1990 il neolaureato 22enne Chris McCandless lascia Atlanta (Georgia) e, senza un dollaro, inizia un vagabondaggio di due anni. Si crea un’identità nuova, ribattezzandosi Alexander Supertramp; si emancipa dalla famiglia benestante (non dalla sorella); viaggia dal South Dakota alla California, avventurosamente, approfondendo la conoscenza degli uomini e della natura; punta verso l’Alaska dove muore dopo un solitario soggiorno di 113 giorni. Jon Krakauer, autore del libro Nelle terre estreme (1998) cui si è ispirato Penn, ne parla come di un giovane diverso, egocentrico, caparbio, puro di cuore, privo di compromessi, radicale nelle scelte e nell’etica. Produttore e sceneggiatore, Penn somiglia a McCandless. Deve avere intuito che poteva cavarne l’opera della sua vita e ci è riuscito con un film forte e sincero, sereno e dolente. Quando alla fine si arrende alla natura, impassibile più che crudele, la sua morte non è una sconfitta. La breve scena in cui, ridotto allo stremo, incontra un gigantesco orso bruno che lo sfiora e se ne va, è un momento di grande cinema. Lungo, non prolisso. Inopinato V.M. 14 anni. Colonna musicale di Eddie Vedder, voce dei Pearl Jam.
USA 1971 88′
di Steven Spielberg
con Dennis Weaver, Lou Frizzel, Jacqueline Scott, Eddie Firestone
httpv://www.youtube.com/watch?v=EvbCNYKsgyo
Un commesso viaggiatore ha la malaugurata idea di superare a tutti i costi un’autocisterna che non gli dà strada. Da quel momento comincia una gara che si trasforma in un incubo: l’altro pilota, invisibile, fa di tutto per buttarlo fuori strada. Sceneggiato da Richard Matheson, maestro dell’horror quotidiano, e tratto da un suo racconto, nato come film-TV di 73´ e diretto in 16 giorni dal 24enne Spielberg, nel ’73 fu distribuito, allungato di un quarto d’ora, nelle sale cinematografiche e divenne un successo internazionale. A parte la maestria tecnica (con un ingegnoso senso del ritmo e dello spazio), Spielberg ha il merito di aver trasformato, spingendo una situazione banale alle estreme conseguenze, un qualsiasi on the road in un thriller onirico e angoscioso dagli evidenti risvolti metaforici.
In occasione del Giorno della Memoria, vogliamo proporvi questo bel film di Davide Ferrario…
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Italia 2006 92′
di Davide Ferrario, Marco Belpoliti
httpv://www.youtube.com/watch?v=sL8JWS50xrI
Primo Levi partì alla fine del febbraio 1945 dal lager di Auschwitz liberato il 27 gennaio. Gli furono necessari otto mesi, 6000 km, giri tortuosi e molti ritardi per tornare a casa, a Torino, attraverso l’Europa dell’Est. Raccontò quel viaggio in La tregua (1963) da cui F. Rosi cavò un film nel 1997. Sessant’anni dopo Davide Ferrario e lo scrittore Marco Belpoliti seguono lo stesso itinerario attraverso l’Europa postcomunista di oggi. A un prologo newyorkese si succedono 8 capitoli (montaggio: Claudio Cormio): “Il lavoro” (Polonia), “L’identità” (Ucraina), “Un mondo a parte” (Bielorussia), “La peste” (Ucraina 2), “L’emigrazione” (Moldavia), “Nuovi orizzonti” (Romania), “La nuova vecchia Europa” (da Budapest a Monaco), “La prova” (Italia). Sono, in fondo, 8 documentari svarianti nei temi e nei toni, ricchi di immagini, notazioni, particolari significativi. Il commento parlato in voce off è letto da Umberto Orsini e, in piccola parte, da Ferrario che ha prodotto e diretto, ma che ha voluto associare il suo nome a quello di Belpoliti, curatore delle opere di Levi, che gli fu ispiratore, compagno di viaggio, complice intellettuale. È un film complesso: epico, riflessivo, saggistico, ma anche ironico, emotivo e lirico all’insegna delle contraddizioni e dell’ambiguità che lascia aperte le questioni e in cui il passato illumina il presente. Girato nel 2005 da gennaio a ottobre, in pellicola e in digitale, anche con materiale di repertorio (cinegiornali, Ejzenštejn e lo stesso Levi nel 1982, nel ritorno ad Auschwitz).
USA 2006 101′
di Jonathan Dayton, Valerie Faris
con Greg Kinnear, Toni Collette, Steve Carell, Paul Dano, Alan Arkin
httpv://www.youtube.com/watch?v=jFRxP9n9M98
La piccola Olive Hoover (la strepitosa Breslin, nominata all’Oscar), simpaticissima bambina occhialuta, coltiva il sogno di diventare reginetta di bellezza. Selezionata per il concorso di Little Miss Sunshine, coinvolge la sgangherata famiglia nel viaggio in pulmino per la California: il papà che insegue un successo editoriale, la mamma iperattiva, il fratello nichilista in silenzio, uno zio gay, il nonno cocainomane. Nel viaggio gli Hoover si confrontano con sé stessi e tra loro. Marito e moglie nella vita, Dayton e Faris ne fanno una commedia intelligente sulla stravaganza delle relazioni umane e sulle illusioni dell’american dream. Basta il concorso di bellezza con bambine/automi truccate come mostruose Barbie; la galleria dei freaks fa da antidoto al cinismo. Divertimento garantito con risvolti commoventi. Uscito in Italia in sordina dopo i successi al Sundance e a Locarno. Oscar alla sceneggiatura di Michael Arndt.

