Respiro – 04.03.05
Italia-Francia 2002 100’
di Emanuele Crialese
con Valeria Golino, Vincenzo Amato, Francesco Casisa, Veronica d’Agostino, Avy Marciano, Elio Germano
A Lampedusa c’è una donna fuori dalla norma, Grazia. Moglie di un pescatore che l’ama e madre di tre figli che l’adorano, è un po’ mattocchia, non in regola con gli usi e i riti locali. Quando decidono di espellerla (a Milano per farsi curare), con la complicità del primogenito si nasconde in una grotta. Tra interpreti non professionisti V. Golino è intensa e credibile, ma questo originale 2o film di E. Crialese (1965) non è un veicolo per la protagonista. Il suo ritratto è in funzione di un’isola, del mare, del sapore di sale e dell’odore di pesce, della ferina allegria dei ragazzi in caccia di coetanei da umiliare, di una piccola comunità incapace di accettare la diversità. Lo sostiene un talento visionario e sensuale (qua e là estetizzante) che trascende le componenti sociologiche e antropologiche, anche nelle suggestive riprese subacquee, metafora di un sogno di libertà. Fotografia: Fabio Zamarion. Dialoghi ridotti al minimo, scritti in italiano, tradotti in siciliano da Muzzi Loffredo e adattati al dialetto sicano dell’isola, la maggiore delle Pelagie. Premio della Semaine de la Critique a Cannes, ai Festival di Toronto e Atene e Premio Duel 2003. Distribuito in Francia e USA.
Il Morandini 2004
L’ appartamento – 18.02.05
The Apartment USA 1960 125’
di Billy Wilder
con Jack Lemmon, Shirley MacLaine, Fred MacMurray
Bud Baxter, impiegato in una grande società di assicurazioni, fa carriera prestando il suo appartamento ai superiori in fregola di avventure extraconiugali. Ci va anche la ragazza dei suoi sogni. 5 Oscar: miglior film, sceneggiatura, scenografia, montaggio e regia. Ma l’avrebbero meritato anche i 2 protagonisti. Uno dei capolavori di Wilder. Cinico, divertente e amarissimo. Ritratto della solitudine metropolitana. Commedia drammatica o dramma comico? Un raro esempio di equilibrio perfetto tra le 2 componenti. S. MacLaine ebbe la Coppa Volpi a Venezia 1960, un premio della British Academy e, come J. Lemmon, la nomination all’Oscar.
Il Morandini 2004
Delicatessen – 04.02.05
Delicatessen Francia 1990 97’
di Jean-Pierre Jeunet, Marc Caro
con Dominique Pinon, Marie-Laure Dougnac, Jean-Claude Dreyfus, Rufus, Ticky Holgado, Anne-Marie Pisani
In un luogo imprecisato della Francia (del futuro?), istigati da un dispotico macellaio, gli abitanti di un condominio diroccato attirano giovani disoccupati da sopprimere e da mangiare per gustare finalmente un po’ di carne. Dalla trappola si salva l’ingenuo Louison, grazie all’amore della figlia del macellaio e all’aiuto di un gruppo di uomini-rana vegetariani che vivono nelle fogne. Opera prima di un pubblicitario (Jeunet) e di un fumettista (Caro), è un divertissement eccentrico e feroce in chiave di umorismo nero – che deve molto all’universo della bande dessinée francese più visionaria, ai film dei fratelli Coen, a Brazil di Gilliam – alleggerito (un po’ facilmente) dall’amore tra i due giovani col trionfo finale del bene. C’è almeno una sequenza comica d’antologia, il congresso carnale tra il macellaio e un’inquilina che trasforma il condominio in un concerto di suoni e rumori.
Il Morandini 2004
E morì con un felafel in mano – 21.01.05
He Died with a Felafel in His Hand Australia-Italia 2001 107’
di Richard Lowenstein
con Noah Taylor, Emily Hamilton, Romane Bohringer, Alex Menglet, Brett Stewart, Torqui Nelson, Sophie Lee
Un personaggio del film muore mangiando un felafel, la celebre polpetta mediorientale. È un episodio tragico in un impasto continuo di situazioni assurde e grottesche. Articolato in capitoli con tanto di didascalia introduttiva, E morì con un felafel in mano mette in scena le migrazioni di Danny (Noah Taylor), nevrotico aspirante scrittore sulla trentina, fra Brisbane, Melbourne e Sydney; le sue coabitazioni con individui regolarmente schizzati, la difficile relazione con l’amica/amante Sam (Emily Hamilton), gli incontri con profetesse dark (Romane Bohringer), neonazisti, poliziotti dal grilletto facile. Completamente alla deriva, Danny cerca di mettere assieme i frammenti della propria esperienza prima di cedere completamente al crollo nervoso; compito improbo, poiché l’assunto del film si può sintetizzare nel celebre aforisma sartriano “l’inferno sono gli altri”. La struttura narrativa è praticamente virtuale, mentre i personaggi entrano e escono di scena ciascuno con la propria eccentricità e le proprie ossessioni. Le città australiane sono rappresentate in maniera altrettanto estrema, fra la parodia della metropoli alla Miami Vice, l’angoscia kafkiana, la miseria materiale e morale, la pioggia che non concede tregua. Malgrado ciò, non mancano i momenti divertenti; anche se, sotto, serpeggia sempre un senso di atroce pessimismo. La bizzarria, si diceva, è il carattere dominante del film di Lowenstein. Anche se a tratti si smarrisce fra citazioni cinefile e omaggi incongrui a Jean-Luc Godard, E morì con un felafel in mano potrebbe diventare un filmcaso, perché racconta la disperazione, la perdita della rotta di una generazione che ricorda molto quella di un film come Trainspotting o quella anche se più piccola d’età di un film come L’odio.
la Repubblica, Roberto Nepoti
L’ appartamento spagnolo – 07.01.05
L’Auberge espagnole Francia 2002 120’
dI Cédric Klapisch
con Romain Duris, Judith Godrèche, Audrey Tautou, Kelly Reilly, Kevin Bishop, Federico D’Anna, Cécile De France, Christian Pagh
A venticinque anni, un po’ incasinato e alla ricerca di un’identità, Xavier lascia la Francia per passare, grazie agli scambi Erasmus, un anno a Barcellona dove s’insedia in un appartamento già occupato da un eurogruppo studentesco: un italiano, un danese, un tedesco, una inglese, una belga e una andalusa. 7o lungometraggio (e il 3o distribuito in Italia) del 40enne C. Klapisch che l’ha anche scritto da accorto artefice di commedie che “continua a provocare disordine nel paesaggio del cinema francese. Tanto meglio.” (J.-C. Loiseau). È una commedia di gruppo divertente e spigliata, ben ritmata e orchestrata. Tra una strizzatina d’occhio a Gaudí e qualche cenno all’amore libero, fa passare con leggerezza un messaggio sull’accettazione delle differenze nazionali e culturali. Più di 3.000.000 di spettatori in Francia. Girato in DV.
Il Morandini 2004
Cinemapiù 22
Il programma della rassegna 2005:
L’appartamento
07.01.05 – L’appartamento spagnolo
21.01.05 – E morì con un felafel in mano
04.02.05 – Delicatessen
18.02.05 – L’appartamento
Il silenzio del mare
04.03.05 – Respiro
18.03.05 – Lezioni di piano
01.04.05 – L’avventura
15.04.05 – Il mistero dell’acqua
29.04.05 – Un’estate d’amore
13.05.05 – Il miracolo
27.05.05 – Il silenzio sul mare